Introduzione
La Green&Energy transition è il nostro presente necessario, dal cui esito dipenderà il modo in cui le future generazioni potranno vivere sul nostro pianeta.
Imprese, Enti e Territori, tutti siamo chiamati alla sfida della sostenibilità, declinata nelle tre componenti ESG (Environment, Social, Governance) e a concorrere alla decarbonizzazione del sistema. Si tratta di un percorso complesso, che impatta ogni realtà a 360 gradi; una trasformazione che assorbe ingenti risorse finanziarie; eppure, necessaria per continuare nel tempo e svilupparsi.
Scienze della sostenibilità, ingegneria ambientale e dell’energia, economia e finanza, assetti societari e di governance, organizzazione e scienze sociali, finanza agevolata, diritto europeo e dell’ambiente: parlare di sostenibilità significa affrontare tutti questi temi insieme in modo sostanziale, coordinato, efficiente e utile.
ALLS Consulting
Sostenibilità - ESG
Oggi le sfide economiche si giocano sul terreno di una strategia orientata alla sostenibilità nelle tre componenti ESG (Environment, Social, Governance), all’innovazione di processo e di prodotto, a una rinnovata visione umanistica capace di favorire scelte generatrici di valore e di miglioramenti durevoli.
Per le imprese, di qualunque dimensione, si tratta di un profondo cambiamento di approccio alla produzione, al mercato, agli stake holders, che richiede una pianificazione strategica, investimenti, una finanza intelligente, la rimodulazione degli assetti organizzativi e di governance, un nuovo approccio alla rendicontazione.
Ciò significa:
Creare valore d'impresa
Creare valore d’impresa significa molte cose:
Ignorare i temi della sostenibilità, i rischi ambientali e correlati al cambiamento climatico, le aspettative degli stake holders, non è un’opzione razionale e vincente.
Investimenti e finanza
Assetti gestionali
Trasformare i processi produttivi e i prodotti / servizi per renderli più sostenibili e mettere a punto sistemi di rilevazione e reportistica di sostenibilità, richiede un intervento sugli assetti organizzativo gestionali delle imprese.
Potranno cambiare alcuni processi di produzione (di beni o servizi); potranno nascere nuovi ruoli aziendali e in tal caso andrà rivisto lo schema organizzativo; andranno previste nuove figure professionali (a cominciare dal manager di sostenibilità) e assunte decisioni make or buy; andranno ripensati alcuni flussi informativi all’interno dell’azienda per gestire le tematiche ESG (Environment, Social, Governance).
A regime, gestire la sostenibilità e rendicontarla sarà parte delle attività ordinarie e continuative delle imprese. Ciò significa che le imprese devono strutturare al proprio interno, con gli opportuni investimenti in sistemi informatici e/o esternalizzare le attività di raccolta e analisi di dati ESG (Environment, Social, Governance).
Rendicontazione ESG
La reportistica di sostenibilità è un documento attraverso cui l’impresa rendiconta la strategia, l’impegno e le azioni sul fronte ESG: l’idea a monte è che imporre una rendicontazione di sostenibilità spinga le imprese ad elaborare una strategia di sostenibilità, progettando, attuando e rendicontando, azioni virtuose sul piano ESG.
Il D.Lgs. 254/2016 (in recepimento della direttiva 2014/95/UE) ha reso obbligatoria la DNF (dichiarazione non finanziaria) per le imprese e per i gruppi di grandi dimensioni.
La Direttiva comunitaria 2022/2464 (la cd. CSRD ovvero ‘Corporate Sustainability Reporting Directive’) detta nuove regole per il reporting di sostenibilità delle imprese.
L’obbligo riguarda, con tempistiche differenziate, gli EIP (Enti di Interesse Pubblico, quali banche, assicurazioni, ecc.), le società di grandi dimensioni e le quotate, oltre alle imprese controllate da soggetti extra UE. Per le altre imprese (tipicamente PMI) l’adozione è volontaria ma si struttura principalmente attorno alla ‘cinghia di trasmissione’ rappresentata dalla catena del valore dei soggetti obbligati: in breve, se sei fornitore di un soggetto obbligato al Report di sostenibilità o se sei cliente (debitore) di una banca, sarai fortemente sollecitato ad adottare un percorso di sostenibilità.
Diventa, dunque, centrale il ‘Report di sostenibilità’, che (per i soggetti obbligati) confluisce nei documenti di bilancio, all’interno della Relazione sulla gestione e di conseguenza andrà sottoposto ad una assurance -limitata- a cura del soggetto incaricato della revisione legale dell’impresa societaria.
Lo standard di riferimento in Europa è l’ESRS emanato dall’EFRAG e adottato dalla Commissione.
Sebbene tutto ciò riguardi le imprese di maggiori dimensioni, la CSRD ha un impatto notevole anche nel mondo delle PMI e delle organizzazioni in genere, perché di fatto va definendo un nuovo standard nella accountability di sostenibilità. In altri termini, molte imprese ed enti si orientano a rendicontare le proprie azioni di sostenibilità su base volontaria, secondo lo standard europeo ESRS (oppure secondo il GRI).
L'impegno dello studio
Il nostro Studio, con il supporto della propria partecipata ALLS Consulting, mette in campo team multidisciplinari capaci di assistere le imprese:
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